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Tutti i percorsi sono accompagnati da guide ambientali escursionistiche autorizzate, le uniche abilitate a svolgere l'attività professionale di illustrazione a singoli o a gruppi gli aspetti ambientali e naturalisitici del territorio.

Alla scoperta di balene ed animali del mare Padano tra le colline di Castell'Arquato

Ci muoveremo tra calanchi e vigneti alla scoperta dei fossili marini di animali che popolavano le calde acque di un mare tropicale. l'escursione prevede l'attraversamento di terreni pliocenici che nel corso dei secoli hanno interessato ed incuriosito gli studiosi di tutta Europa,

In particolare cammineremo in prossimità del Monte Giogo e del Monte Padova ed entreremo nella Riserva Naturale del Piacenziano istituita nel '95. Non mancheranno soste panoramiche che daranno ai partecipanti una visione della valle e dei paesi circostanti. Nel pomeriggio visiteremo il museo G. Cortesi di Castell'Arquato, nelle cui sale sono conservati  preziosi esemplari tra cui una balena.

Difficoltà: Facile, Si percorreranno tratti di sentiero privi di particolari difficoltà, ma che richiedono abitudine alescursionismo. Dislivello totale circa 350 mt

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La Valdarda dai Romani ai giorni nostri

Grazie alla sua struttura geologica, formatasi  da sendimenti marini depositatisi milioni di anni fa, la vallata emerge sui rilievi dolcemente ondulati del paesaggio circostante. La sua ricchezza di acque superficiali ha permesso lo sviluppo di una fitta copertura arborea: estese faggete d'alto fusto e castagneti, utilissimo riparo per la fauna selvatica, Sopratutto per gli ucelli che prediligono le fessure dei tronchi per nidificare.

Il percorso ha inizio nei pressi Prato dellle Lame a quota m. 891 sulla strada di accesso al Parco Provinciale del Monte Moria, ha uno sviluppo lineare di circa 11,5 km quasi tutti su sentieri sterrati  assisitit dalla segnaletica Cai

Possibilità di integrare la camminata visitando il sito archeologico di Veleia Romana e di prenotare il pranzo al rifugio del Parco Provinciale.

Difficoltà: facile, Si percorreranno tratti di sentiero, privi di particolari difficoltà, ma che richiedono abitudine all'escursionismo. dislivello totale 450 mt

Trekking in Valdarda tra i vigneti

Ora qui il mare non c'è più ma il suo fondale costituisce il nostro Appennino. La sua ricchezza di nutrienti caratterizza le colture della zona in special modo la vite, che qui era coltivata già all'epoca dei romani. L'escursione prevede l'attraversamento di antichi terreni pliocenici, in particolare cammineremo in prossimità del Monte Ciocca ed entreremo Parco Naturale del Piacenziano.

Possibilità di integrare la giornata con la visita ad una cantina e degustazione vini

Difficoltà: facile. Si percorrerano tratti di sentiero privi di particolari difficoltà, ma che richiedono abitudine all'escursionismo. dislivello totale circa 350 mt

La Valle del Restano: da Braimano a Groppo Ducale

L'itinerario proposto permette di scoprire la piccola e suggestiva valle del torrente Restano, affluente del Nure in destra idrografica.  Il corso d'acqua ha inciso profondamente le rocce sottostanti, costituite dal compatto Flysch di Farini.

Questi affioramenti rocciosi incombono lungo tutto il tratto iniziale di questo itinerario ricco di scorci suggestivi sino alla località Rocca del Lupo. Affiorano poi in modo spettacolare anche sulla notevole parete settentrionale del Monte Penna, incombente sull'abitato di Groppoducale a metà di questa escursione.

Alcuni paesi visitati nell'itinerario come Restano e Rigolo conservano ancora l'originale architettura rurale.

Difficoltà: facile. Il percorso non presenta tratti particolarmente difficili, dunque risulta adatto a tutti gli escursionisti. distanza totale 11 km, di cui 4 su asfalto, il resto su sentiero e stra sterrata, dislievello circa 450 mt

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Anello dell'alta Valnure

Attraversato il caratteristico borgo di Selva, si imbocca a sinistra la mulattiera che porta ad attraversare il Nure che, a questa altezza, è ridotto ad un semplice ruscello. Dopo aver superato difersi avvallamenti si arriva al secolare e fiabesco castagneto noto agli abitanti come "Bosco dei Foppiani", quindi occorre improvvisarsi equilibristi ed attraversare il Nure servendosi di un' emozionante putrella a mo' di ponte. Poco oltre merita di sicuro una sosta al caratteristico mulino di montagna, in evidente stato di abbandono. A questo punto si intraprende una ripida salita lungo un sentiero che conduce in mezzo ai prati sino a Retorto a 950 mt di altezza per poi ritornare a Selva,

Diffcoltà: facile. Si percorrono tratti di sentiero privi di difficoltà, ma che richiedono abitudine all'escursionismo.

Appennino, tra laghi e cascate

Questa escursione ci permetterà di vedere panorami da molti considerati i più affascinanti di questa parte dell'Appennino. Oltrepassato il borgo di case in pietra si prende a destra lo sterrato in mezzo agli ultimi campi per poi immettersi nel bosco di faggi. Si sale quindi lungo la dorsale del torrente Lardana fino a raggiungere Rocca dell'Aquila e la sua cascata. In corrisponenza del torrente il sentiero si fa difficoltoso, Vi sono dei corrimano in corda d'acciaio nei puni più esposti, fino a raggiungere le sommità che dominano il Lago Bino.

Qui ci si incammina lungo il sentiero Cai a 1300 mt in prossimità di un evidente grosso masso, si devia verso destra ed in breve per facili pendii erbosi si giunge al caratteristico Lago Moo dove, in primavera è possibile ammirare la fioritura della ninfea gialla.

Difficoltà: Il percorso è molto semplice ed adatto a chiiunque abbia un minimo di espeienza ma anche se alcuni tratti in cui ci si aiuta con il corrimano elevano il livello da E a EE

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